ESTIMO
CIVILE
L'Estimo civile riguarda la valutazione di fabbricati civili,
di capacità edificatorie residue, di aree edificabili,
comprese la valorizzazione
e/o trasformazione di beni immobiliari in ambito civile,
finalizzate al conseguimento di maggiori utilità nonché la definizione
economica di studi di fattibilità.
I metodi
estimativi
Esiste un'unica metodologia di stima, fondata sul
confronto o comparazione.
E' possibile però distinguere due tipologie di metodi comparativi:
Con
i primi viene eseguita una comparazione tra espliciti parametri
rappresentativi dei beni da confrontare.
Tali parametri devono avere le
seguenti caratteristiche:
Essi sono essenzialmente di due tipi:
-
tecnici (superficie, volumetria ecc.);
-
economici (il canone locativo, il reddito netto ecc.).
I secondi, invece,
conducono alla comparazione tra parametri unitari che devono essere poi
rielaborati ai fini della determinazione del valore del bene.
Metodi comparativi diretti
Il
metodo comparativo diretto consiste, sostanzialmente, dei seguenti 3 momenti
operativi:
indagine
intesa a reperire dati storici relativi a beni dalle caratteristiche
analoghe a quello oggetto di stima;
formazione
di una scala dei prezzi in funzione di parametri predefiniti;
inserimento
del bene da valutare nel gradino della scala dei prezzi che, per
caratteristiche, è più vicino.
E',
quindi, possibile applicare la suddescritta metodologia valutativa soltanto in
presenza di dati storici di confronto, relativi a prezzi di trasferimento di
beni analoghi a quello oggetto di stima.
Metodi comparativi indiretti
Nel
caso in cui non sia possibile formare la scala dei prezzi per assenza o
ridotta trasparenza del mercato si ricorre ai metodi comparativi indiretti,
tra i quali il più utilizzato è quello della capitalizzazione del reddito
netto, medio, normale, atteso, ritraibile dal bene. Questo metodo conduce, pertanto, alla determinazione del
valore di
capitalizzazione determinabile come rapporto tra il reddito R e il saggio
di capitalizzazione i. Quindi, il valore di mercato sarà pari al valore di capitalizzazione.
Il
saggio di capitalizzazione è il prezzo d'uso di un'unità di risparmio non in
forma monetaria, come nel caso del saggio d'interesse, ma trasformato in
capitale (ovvero impiegato nell'acquisto di beni produttivi). In questo metodo assume, quindi, un'importanza fondamentale la scelta del
saggio di capitalizzazione che, generalmente, aumenta in modo proporzionale al
crescere del livello di rischio dell'investimento. Il metodo della capitalizzazione dei redditi netti si basa su alcuni concetti
fondamentali di matematica finanziaria che vengono qui di seguito illustrati. E' noto che l'interesse è il prezzo d'uso di un capitale e il saggio o tasso
d'interesse è l'interesse unitario cioè maturato da un'euro nell'unità di
tempo (può essere annuo, semestrale ecc.). L'interesse è semplice se non produce a sua volta altro interesse; dicesi
composto nel caso contrario.
Il processo
estimativo
Il
processo estimativo rappresenta il complesso delle operazioni
logico-matematiche che conducono alla formulazione del giudizio di stima. In sintesi, il processo di stima di un bene economico generalmente si articola
secondo le seguenti fasi:
-
incarico o nomina;
-
acquisizione di eventuale documentazione;
-
sopralluoghi;
-
individuazione delle relazioni di tipo economico-giuridico intercorrenti
tra i beni da stimare e chi ne ha la titolarità;
-
definizione del quesito estimativo: viene precisato lo scopo della stima;
-
|